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Cosa fare se un debitore non paga: guida pratica per tutelarti

  • Immagine del redattore: Studio Legale
    Studio Legale
  • 3 giorni fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 2 giorni fa

Ritrovarsi con una fattura non saldata o un credito che non viene restituito è una situazione più comune di quanto si pensi. Il problema, però, non è soltanto il mancato pagamento: spesso a pesare sono i ritardi, le scuse ripetute, la difficoltà nel far valere i propri diritti e, nei casi peggiori, la sensazione di essere presi in giro.

Quando un debitore non paga, esistono strumenti rapidi, concreti e legalmente efficaci per ottenere ciò che ti spetta. L’importante è agire nel modo corretto e nei tempi giusti.

1. Primo passo: il sollecito formale

Prima di passare alle vie giudiziali, è sempre opportuno tentare un recupero stragiudiziale.

Un sollecito formale può essere:

  • una lettera raccomandata,

  • una PEC,

  • oppure una diffida redatta da un avvocato.

Spesso è proprio la diffida dell’avvocato a sbloccare il pagamento, perché chiarisce al debitore che la situazione è seria e che potrebbero esserci conseguenze legali.

2. Decreto ingiuntivo: lo strumento più rapido

Se il debitore continua a non rispondere, lo strumento più efficace è il decreto ingiuntivo, una procedura veloce e poco onerosa.

Con il decreto ingiuntivo puoi ottenere:

  • un ordine del giudice che impone al debitore di pagare entro 40 giorni,

  • la possibilità di procedere subito con pignoramento se non paga,

  • la tutela degli interessi e delle spese legali.

È utilizzabile per:

  • fatture non pagate,

  • prestazioni professionali,

  • canoni e affitti non versati,

  • prestiti non restituiti,

  • assegni o cambiali insoluti.

3. Pignoramenti e azioni esecutive

Se il debitore non paga neppure dopo il decreto ingiuntivo, si passa al recupero forzato, cioè:

  • pignoramento dello stipendio o della pensione,

  • pignoramento di conti correnti,

  • pignoramento mobiliare o immobiliare.

Lo Studio, in base alla situ

azione concreta, sceglie l’azione più efficace e conveniente.

4. Quando il debitore è un'azienda in crisi

Se chi deve pagarti è un’impresa in difficoltà economica o vicina all’insolvenza, servono strumenti mirati:

  • analisi della situazione finanziaria,

  • verifica di eventuali procedure pendenti,

  • interventi rapidi per non perdere il credito,

  • opposizione a piani di ristrutturazione che possano danneggiarti.

Con l’esperienza in materia di crisi d’impresa, è possibile tutelare il creditore anche in situazioni complesse.

5. Quando rivolgersi a un avvocato

È consigliabile chiedere assistenza legale quando:

  • il debitore continua a rimandare e a inventare scuse;

  • hai già inviato solleciti ma non hai ottenuto nulla;

  • la somma è rilevante e non puoi rischiare di perderla;

  • temi che il debitore stia occultando beni o stia per diventare insolvente.

Un intervento tempestivo può fare la differenza tra recuperare o perdere il credito.

FAQ — Le domande più comuni

✔ Quanto tempo ci vuole per ottenere un decreto ingiuntivo? In media 30/60 giorni, a seconda del tribunale.

✔ Posso recuperare anche le spese legali? Sì, generalmente vengono addebitate al debitore.

✔ Serve la firma dell’avvocato? Per il decreto ingiuntivo sì: è necessaria.

✔ Se il debitore non ha beni, devo rinunciare? Prima di rinunciare, è fondamentale fare un'analisi patrimoniale. In molti casi esistono beni o redditi pignorabili.

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Cosa fare se un debitore non paga – Guida legale - Decreto Ingiuntivo

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